A chi rivolgersi per registrare un marchio: In Italia un marchio può essere depositato alla Camera di Commercio o sul portale dell’UIBM. Cosa serve per predisporre la modulistica in maniera corretta Tutti i dati personali o societari del titolare del marchio Tutte le caratteristiche del marchio richiesto Pagamento delle tasse e dei bolli Se non si hanno gli strumenti o le conoscenze adeguate, è importante affidarsi ad un professionista della materia dei marchi, quindi un Consulente iscritto all’Albo dei Consulenti in Proprietà Industriale o un Avvocato specializzato in tema di marchi. Il percorso per il deposito della richiesta di marchio è simile a quello per il deposito di un marchio italiano. Come abbiamo visto sopra l’Ufficio è l’EUIPO, con sede ad Alicante La domanda viene compilata e depositata in via telematica. In questo caso, la tutela sarà in tutti gli Stati dell’Unione europea L’Ufficio che si occupa della registrazione dei marchi internazionale è l’OMPI o WIPO, con sede a Ginevra. Ci sono ad oggi oltre 100 Stati che hanno aderito al Sistema sul marchio internazionale A differenza del marchio europeo il marchio internazionale non è un blocco unico, valido in tutti i territori, ma bisogna selezionare i singoli Stati di interesse e pagare le tasse richieste da ciascuno di essi.
Requisiti necessari prima della registrazione del marchio
L’iter di registrazione potrà poi essere diverso da Paese a Paese Per depositare un marchio internazionale bisogna necessariamente avere un marchio di base, in Italia o in Unione europea ad esempio, e la domanda dovrà essere inoltrata all’OMPI dall’Ufficio di partenza Dopo aver depositato la domanda di registrazione, bisognerà aspettare l’esame dell’Ufficio e che si concluda la fase legata alla pubblicazione del marchio, nella quale i soggetti terzi potranno muovere delle contestazioni o bloccare la registrazione del marchio Una volta concessa la registrazione, che risulterà da un attestato ufficiale, sarà importante utilizzare il marchio, per evitare il rischio che possa decadere per non uso. L’utilizzo del marchio deve avvenire entro 5 anni dalla registrazione, quindi vi è un buon margine di tempo per intraprendere tale uso Per la registrazione di un marchio bisogna sostenere dei costi, dati dalle tasse richieste dagli Uffici ed eventualmente dai compensi del professionista cui ci si rivolgere per curare la pratica di registrazione. I costi fissi dipendono dal territorio nel quale tutelare il marchio (un marchio europeo costa necessariamente di più di un marchio in un solo territorio, come quello italiano) e dal numero di classi merceologiche per le quali viene richiesta la tutela.
Costi parziali della registrazione
La registrazione per una classe di beni ammonta ad un centinaio di euro o servizi 34 Euro per ogni classe ulteriore. Una classe è già inclusa nelle tasse di registrazione sopra indicate 42 Euro per marca da bollo 34 Euro aggiuntivi se ci si rivolge ad un professionista, per la lettera di incarico 850 Euro di tasse di registrazione per una classe di prodotti o servizi; 50 Euro di tasse per la seconda classe merceologica 150 Euro di tasse per ogni ulteriore classe dalla terza in poi. Per la registrazione di un marchio internazionale bisognerà sostenere dei costi che variano, di molto, in base al numero di territori inseriti nella domanda di registrazione e al numero di classi Ogni Stato chiede le sue tasse, diverse a seconda degli Stati, e in base al numero di classi. Ci sono sicuramente delle tasse fisse di partenza, a prescindere dal numero di territori inseriti Ad esempio, per una domanda non a colori, partendo da un marchio italiano, sono di CHF 653, cui aggiungere le spese dovute all’Ufficio marchi italiano che trasmetterà la domanda all’OMPI, ad oggi pari ad Euro 225 Le tasse dovute all’EUIPO, dove si partisse da una domanda europea, sono invece di Euro 300, oltre a quelle di base dovute all’OMPI.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento Marchio data dalla famosa enciclopedia on line.(Wikipedia)